Il 19 marzo, in occasione della festa del papà, è partita la campagna SIU #fermatieriparti: la prevenzione è il gran premio della vita, l’iniziativa con il patrocinio del Ministero della Salute presentata al Museo Ferrari di Maranello.
La Società Italiana di Urologia continua a promuovere la prevenzione con il lancio del Decalogo SIU per la salute urologica e sottolineando ancora una volta l’importanza di seguire degli stili di vita adeguati e la necessità anche per l’uomo di controllarsi periodicamente, in tutte le fasi della vita, per prevenire le malattie Urologiche.
10 pit stop per tagliare il traguardo insieme, padri e figli uniti per cambiare la cultura e rendere sempre più consapevoli anche i maschi che fare prevenzione è una scelta responsabile e vincente.
La SIU ha fatto molto per farsi portavoce di queste esigenze a livello Ministeriale e siamo felici di poter condividere con tutti voi che oggi verrà presentato in Senato un Disegno di legge per l’istituzione della giornata Nazionale della Salute dell’Uomo proprio il 19 marzo nel giorno festa del papà. L’obiettivo è di creare la cultura della prevenzione della propria salute nella popolazione maschile: se una madre porta la figlia adolescente alla prima visita dal ginecologo, tracciando una strada di controllo e prevenzione, così non accade per il maschio, che – terminata l’età pediatrica e venuta meno la visita di leva – rimane privo di una qualunque forma di controllo sulla salute in generale e dell’apparato uro-genitale.
La prevenzione della salute maschile è sinonimo di consapevolezza del proprio corpo in età adolescenziale, di salute riproduttiva in età fertile, e di un incremento di benessere nella terza età con significativi effetti sul versante sociale e sui costi attualmente gravanti sul Servizio sanitario nazionale. Un indifferibile cambio di marcia nella percezione che l’uomo ha di sé e della propria salute è un principio affermato dalla Costituzione e degno dunque di essere promosso.
#FermatieRiparti, si associa all’idea di un pit-stop urologico. L’abbinamento tra motori e salute ci è sembrata una simbologia perfetta per accendere l’attenzione del maschio su un argomento così importante e delicato quale l’aderenza a corretti stili di vita e soprattutto la prevenzione.
È infatti da sfatare la convinzione che l’urologo sia lo specialista cui deve rivolgersi l’uomo anziano o in età adulta dai 50 anni in su. La prevenzione richiede un impegno, e quindi anche un ‘pit-stop’ di controllo dall’urologo già dall’adolescenza, età in cui si possono sviluppare problematiche della fertilità, alcuni tumori tipicamente giovanili, come quello ai testicoli e nell’età adulta per controllare e mantenere il benessere urologico e sessuale.
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