Uno dei problemi sanitari rilevanti dell’Africa subsahariana è la carenza di urologi. Sotto il profilo demografico la popolazione si attesta sui 19 milioni di abitanti con una densità di medici pari a 0.05/1000 abitanti. In tutta l’Africa sub-sahariana (escludendo il sud Africa) si contano circa 150 urologi, la maggior parte dei quali chirurghi generali con alle spalle una formazione di base in termini di competenze urologiche. In Burkina Faso gli urologi sono in numero totale di dieci unità con circa 30 specializzandi in formazione.
Le patologie urologiche di maggior rilievo sono i tumori vescicali (soprattutto di tipo squamocellulare legate alla schistosomiasi) che giungono all’osservazione del medico in stadi troppo avanzati per essere sottoposti a trattamenti chirurgici. La schistosomiasi può inoltre determinare la formazione di stenosi ureterali, tali da condurre il malato alla rapida insorgenza di insufficienza renale.
La litiasi reno-ureterale rappresenta un serio problema nella fascia dell’Africa sub-sahariana anche in relazione al problema della malnutrizione e della “cattiva qualità” dell’acqua. L’insegnamento di tecniche quali l’ureterorenoscopia operativa (ULL – RIRS) e la nefrolitolapassi percutanea (PCNL), permetterà di rendere tali procedure ripetibili nel futuro sanitario del paese.
Con l’avanzare dell’età media anche la patologia benigna prostatica sta assumendo un ruolo rilevante. Per quanto si tratti di una patologia non oncologica, i pazienti giungono all’osservazione quando la malattia ha già causato danni irreparabili a reni e vescica. Gli unici presidi sono il catetere vescicale e/o epicistostomico, spesso non accettati dai pazienti per motivazioni culturali e/o gestionali in relazione alla mancanza di presidi nelle zone rurali lontano da ospedali o dispensari. La complicanze più frequenti sono gravi infezioni urinarie e in seguito sistemiche.
Da ultimo non devono essere sottovalutate le stenosi uretrali legate a malattie veneree e a traumi della strada o durante l’attività lavorativa.
Il progetto ha come obiettivo quello di contribuire alla riduzione delle sequele legate alla litiasi reno-ureterali, all’ipertrofia prostatica benigna e alle stenosi uretrali, affiancando al programma chirurgico un contributo di tipo educazionale volto alla sensibilizzazione in caso di ematuria nella regione di Ouagadougou.
Il progetto ha come obiettivo principale l’insegnamento ai chirurghi locali di tecniche chirurgiche endoscopiche per la risoluzione dei problemi sanitari correlati alla calcolosi reno-ureterale, all’ipertrofia prostatica ostruttiva, alle stenosi uretrali. Come obiettivo secondario si concorderà con le istituzioni del paese un programma educazionale.
Miglioramento dello stato di salute della popolazione con problematiche urologiche, agendo oltre che sulla cura anche sull’addestramento dei chirurghi del luogo, sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione.